Territorio ed Eventi

PERUGINO 2023 | 4 MARZO-11 GIUGNO 2023

07Mar

IL PERUGINO 2023

(4 MARZO-11 GIUGNO 2023)

IL 2023 È L’ANNO DEL PERUGINO:

ALLA GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA OLTRE 70 OPERE IN MOSTRA

Il Perugino
Pietro di Cristoforo Vannucci (1448 circa – 1523), un maestro di Città della Pieve famoso in tutto il mondo

PERUGIA –  “Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo”, la mostra a cura di Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, e Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo perugino, è l’evento cardine delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Pietro Vannucci (1450 ca.-1523), detto il Perugino, coordinate da un Comitato Nazionale, istituito dal Ministero della Cultura e presieduto da Ilaria Borletti Buitoni.

Ospitata alla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia dal 4 marzo all’11 giugno 2023,  la rassegna si compone di oltre settanta opere, provenienti da alcuni tra i più importanti musei nazionali e internazionali, come le Gallerie degli Uffizi, la National Gallery di Washington, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi e la Gemäldegalerie di Berlino.

Perugino “Il meglio maestro d’Italia”

In una lettera datata 7 novembre 1500, Agostino Chigi, che fu fra i più grandi mecenati del suo tempo, definiva Perugino “il meglio maestro d’Italia”. 

L’esposizione 

La selezione comprende dipinti del Vannucci antecedenti al 1504, anno nel quale egli lavorava a tre commissioni che segnano il punto più alto della sua carriera: la Crocifissione della Cappella Chigi in Sant’Agostino a Siena, la Lotta fra Amore e Castità già a Mantova, ora al Louvre di Parigi, e soprattutto lo Sposalizio della Vergine per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia, oggi nel Musée des Beaux-Arts di Caen (Francia).

Il progetto espositivo intende dare conto dei passaggi fondamentali del percorso del Perugino: dalle prime collaborazioni nella bottega di Andrea del Verrocchio alle capitali imprese fiorentine che fecero la sua fortuna (come ad esempio le tre tavole già in San Giusto alle Mura, oggi nelle Gallerie degli Uffizi, o la Pala di San Domenico a Fiesole); dagli straordinari ritratti alle monumentali pale d’altare, quali il Trittico Galitzin, ora alla National Gallery di Washington, e il Polittico della Certosa di Pavia, per gran parte alla National Gallery di Londra ed eccezionalmente ricomposto per l’occasione.

La mostra riflette inoltre  sul ruolo che il Vannucci ha effettivamente svolto nel panorama artistico contemporaneo nel rapporto che lo ha legato ai protagonisti di quell’epoca, seguendo geograficamente gli spostamenti del pittore o delle sue opere attraverso l’Italia.

I luoghi dove ha lasciato tracce indelebili

Perugino ha lasciato tracce profonde del suo magistero in tutte le località della penisola toccate dalla sua attività, da nord a sud, a iniziare ovviamente dall’Umbria e dalla Toscana, teatri per eccellenza del suo lavoro, nonché sedi delle sue botteghe di Perugia e Firenze.

La fondamentale impresa decorativa della Cappella Sistina, ad esempio, è alla base di un filone umbro-laziale del “peruginismo”, che trova interpreti sublimi in personaggi quali Antoniazzo Romano, o Antonio da Viterbo detto il Pastura. L’impressione suscitata dagli affreschi con Storie del Cristo e Storie di Mosè in artefici di estrazione geografica e culturale profondamente distante, che si approcciano a essi in viaggi di aggiornamento e li assimilano come fondamentali testi di studio, genera fenomeni singolarissimi, come quello testimoniato dalla pittura Macrino d’Alba, divulgatore della maniera peruginesca nel natìo Piemonte. Così come, nella stessa regione, lo studio di prove capitali di Perugino viste tra Firenze e Pavia si riflette con esiti sorprendenti nella produzione di Gaudenzio Ferrari.

La presenza di opere del maestro umbro nelle Romagne e in Emilia, da Fano, a Senigallia, a Bologna è alla base della pittura di Francesco Francia, di Lorenzo Costa e del Rimpatta.

Un filone lombardo-veneto della vague peruginesca, testimoniato in particolare dalle opere di Tommaso Aleni e Francesco Verla, è legato alla Madonna col Bambino tra i Santi Agostino e Giovanni evangelista nella chiesa di Sant’Agostino a Cremona.

La grande Assunzione del Duomo di San Gennaro dà infine ulteriore forza propulsiva alla diffusione del lessico di Pietro non solo nel Napoletano, con l’attività di Stefano Sparano o Cristoforo Faffeo, ma anche in altre aree del sud Italia.

Ad accompagnare l’esposizione,  un catalogo con i contributi dei maggiori specialisti del pittore. Ampio margine sarà riservato ai direttori e ai curatori delle collezioni di appartenenza delle opere in prestito.

Gli eventi in programma per i Cinquecento anni dalla sua morte, e l’attesissima mostra: “Il meglio Maestro d’Italia”, come giustamente lo definì il banchiere Agostino Chigi – afferma Andrea Romizi, sindaco di Perugia – sono destinati a rimanere nella storia e a scrivere un nuovo capitolo della vivacità culturale di Perugia, dell’Umbria e del nostro Paese. Perugino non è solo il pittore delle dolcissime madonne angelicate o delle pale d’altare fiorite come frammenti di cielo in terra, ma l’identità stessa della cultura umbra diffusa nel mondo”.

Come visitare la mostra di Perugino alla Galleria Nazionale dell’Umbria?🖌🖼
Ecco delle info utili ⬇️
▪️Dove si trova:
Corso Pietro Vannucci 19, Perugia.
▪️Orari di apertura:
Dal lunedì alla domenica: dalle 8:30 alle 19:30.
La biglietteria chiude alle 18:30.
▪️Biglietti:
Intero: 10 € (valido per l’accesso alla mostra e al resto del museo)
Riduzioni verificabili nel sito ufficiale della GNU
▪️PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER TUTTI i visitatori in occasione delle domeniche gratuite (prima domenica del mese) al costo di € 2.
▪️Per motivi di sicurezza in occasione delle domeniche gratuite (prima domenica del mese) non è possibile effettuare visite guidate o prenotazione per i gruppi.
▪️Biglietteria e bookshop / prenotazioni :
Email: gnu@sistemamuseo.it
Telefono: +39 075 5721009
Sistema Museo

EUROCHOCOLATE 2023 | PERUGIA 24 MARZO-3 APRILE 2023

22Mar

EUROCHOCOLATE 2023

Perugia, 24 marzo – 2 aprile 2023

Eurochocolate è ormai un appuntamento imperdibile e appuntamento per tutti i golosi e gli amanti del cioccolato con oltre 6.000 prodotti italiani e internazionali presentati da più di 100 marchi di pasticceria artigianale e industriale,

La festa più gustosa che di solito si svolge a Perugia dal 24 marzo al 2 aprile.

Per la seconda edizione di Eurochocolate Spring che, dal 24 Marzo al 2 Aprile, vedrà ancora protagonista il fantastico mondo del cioccolato, in particolare quello legato alla ricorrenza di Pasqua. L’appuntamento è di nuovo presso i suggestivi Giardini del Frontone nel centro storico di Perugia, già ribattezzata come la Città del Cioccolato. Una città che, grazie a Eurochocolate, si potrà dolcemente scoprire o riscoprire a Passo d’Uovo!

VISITA IN CANTINA CARAPACE | TENUTA CASTELBUONO

01Feb

VISITA GUIDATA ALLA TENUTA CASTELBUONO CON DEGUSTAZIONE DI VINI:

IL CARAPACE DI ARNALDO POMODORO

Il Carapace è nato dal sogno della famiglia Lunelli di vedere realizzata una cantina che fosse uno scrigno per il vino. Dall’amicizia di vecchia data con Arnaldo Pomodoro e dalla precedente collaborazione – che aveva portato il Maestro a creare “Centenarium”, la scultura che celebra il secolo di storia delle Cantine Ferrari – scaturì l’idea di proporre proprio a lui, le cui sculture spiccano in luoghi simbolo di tutto il mondo, di realizzare la cantina.

L’idea è quella di una forma che ricorda la tartaruga, simbolo di stabilità e longevità che, con il suo carapace rappresenta l’unione tra terra e cielo”.

 

L’OPERA

Il risultato è un’opera assolutamente unica, la prima scultura al mondo in cui sia possibile vivere e lavorare, un luogo in cui arte e natura, scultura e vino dialogano sottolineando l’eccezionalità sia del contenente sia del contenuto. Entrare nel “Carapace” significa addentrarsi in una scultura di Pomodoro, come avverte subito il suo alfabeto artistico, immediatamente riconoscibile nella volta interna. Una cantina che regala emozioni, com’è successo al suo autore, Arnaldo Pomodoro. Lo ha raccontato lui stesso: “Per la prima volta nella mia vita ho avuto l’emozione di poter camminare, parlare e bere all’interno di una mia opera”.

Il carapace è la prima scultura al mondo nella quale si vive e si lavora, è scrigno di grandi vini, il Sagrantino e il Rosso di Montefalco, anima dell’Umbria più vera.

NEL CARAPACE DI ARNALDO POMODORO NATURA, VINO E ARTE DIALOGANO FRA LORO

 

Il “Carapace” si offre allo sguardo come una grande cupola ricoperta di rame, incisa da crepe che ricordano i solchi della terra che l’abbraccia. Un elemento scultoreo a forma di dardo di colore rosso che si conficca nel terreno sottolinea l’opera nel paesaggio.

La durata della visita è di circa un’ora; durante la visita guidata verrà illustrato il progetto del Carapace di Arnaldo Pomodoro, la storia della Famiglia Lunelli, le pratiche di vinificazione e informazioni in merito all’invecchiamento dei nostri vini. Seguirà la degustazione dei vini.

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